Bicchierata astensionista

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Nino Nasi non è più

La FAI Reggiana esprime il proprio cordoglio per la morte di Nino Nasi e si stringe attorno ai famigliari e quanti condividono questa grande perdita per il mondo della cultura della nostra città.

Per molti decenni il nostro amico Nino è stato un punto di riferimento non solo per gli appassionati della lettura, che da lui trovarono libri curiosi e rari al di fuori della grande distribuzione, ma anche per i militanti della sinistra alternativa e libertaria del nostro territorio.

La Libreria del Teatro è stata un importante luogo di incontro e di circolazione delle nostre idee, anche in tempi in cui l’agibilità culturale dell’anarchismo e della stampa libertaria non era affatto scontata.

Da Nino si poteva trovare buona parte dell’editoria anarchica, le straordinarie documentazioni della controinformazione, la pubblicistica libertaria italiana e internazionale e tutto il materiale della contestazione al potere.

Inoltre erano presenti i titoli di tute le case editrici della controcultura, nel versante letterario, fumettistico e politico ma anche fanzine, ciclostilati, volantini e via dicendo.

La passione e la competenza di Nino per il suo lavoro era conosciuta e apprezzata dal mondo della cultura e dell’editoria di tutto il paese ed erano noti i suo rapporti con scrittori, editori, registi, poeti e giornalisti.

Con Nino se ne va un pezzo di una storia straordinaria che ha visto nella Libreria del Teatro la nascita di un importante luogo di produzione culturale, di eventi e di incontri.

Non dimenticheremo mai la sua straordinaria umanità, la sua grande disponibilità alla discussione e al confronto e il grande contributo nella formazione delle nuove generazioni.

Federazione Anarchica Reggiana – FAI

federazioneanarchicareggiana.noblogs.org || 348 540 98 46 || fa_re@inventati.org

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18-11-016 Incontro sulla “loi travail” e sulle lotte sociali in Francia

Venerdì 18 novembre presso il circolo Berneri in via don Minzoni 1/d. Ore 20 cena/buffet di autofinanziamento, ore 21.30 incotnro e dibattito con Gianni Carrozzza.loi

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Presentazione del libro “Gli ammutinati delle trincee”

ammutinati_webSabato 5 novembre, presso il Circolo Anarchico C. Berneri in via don Minzoni 1/d, alle ore 17.00 si terrà la presentazione del libro “Gli ammutinati delle trincee – Antimilitarismo e insubordinazione dalla guerra di Libia al primo conflitto mondiale 1911-1918” con l’autore Marco Rossi.
La Prima guerra mondiale rimane l’evento storico che ha determinato i traumi, i conflitti, le trasformazioni non solo nella società, ma nella coscienza collettiva e nell’esperienza umana di milioni di persone e, in particolare, dei ceti popolari e delle classi subalterne di ogni paese. Furono infatti queste ultime a pagare maggiormente gli effetti laceranti di quella guerra, voluta dal potere economico, dai governi e dai rispettivi nazionalismi, per affermare un’egemonia imperialista,
conquistare territori e incrementare i profitti dell’industria bellica. La Grande guerra rappresenta il naufragio della civiltà moderna, nella quale è coinvolta pienamente l’Italia liberale che già con la spedizione in Libia (1911-12) aveva anticipato eventi, strategie e temi che troveranno un’altra conferma negli anni 1914-18. Non tutti i contadini e gli operai travolti dalla guerra accettarono passivamente di morire per interessi e logiche non loro. Prigionieri delle trincee, combatterono una loro guerra dentro la guerra, ammutinandosi agli ordini criminosi dei generali, disertando, dandosi alla macchia, animando rivolte per difendersi da una patria che li mandava al massacro e li voleva
assassini di altri sfruttati. Questa ricerca al rovescio vuole dare voce al loro coraggio di restare umani, anche a rischio della fucilazione per disfattismo.

Dopo l’incontro si terrà una cena alle ore 20.00

Federazione Anarchica Reggiana – FAI || c/o Circolo Anarchico Camillo Berneri via don Minzoni 1/d Reggio Emilia || 329 066 08 68 || fa_re@inventati.org || federazioneanarchicareggiana.noblogs.org || fb: Archivio Libreria della FAI Reggiana

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Imola 22 Ottobre – Memoria militante, esperienze territoriali

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Al congresso di Carrara (14-20 settembre 1945) nasceva la FAI. Dopo la Resistenza gli anarchici riprendevano il filo del loro discorso rivoluzionario nel nuovo contesto politico e sociale italiano. Decimati nella lunga lotta antifascista, sconfitti nella guerra di Spagna, spettatori inermi della bolscevizzazione del movimento operaio, i vecchi militanti si apprestavano al duro passaggio dal protagonismo di massa primo novecentesco alla testimonianza. Così il movimento si rigenerava in una sorta di “neo-anarchismo” attraverso contaminazioni culturali con la sinistra eretica degli anni Cinquanta, con i movimenti di contestazione dei decenni successivi. Nel lungo Sessantotto italiano e fino all’era della globalizzazione, nuove generazioni raccoglievano il testimone di lotta e di impegno contribuendo a sedimentare identità e controculture sovversive libertarie, fino agli albori del nuovo millennio. Alcuni fra i militanti attivi e presenti negli ultimi decenni ne discutono oggi attraverso tre chiavi interpretative principali: l’indagine storiografica, la memoria individuale, la riproposizione delle esperienze organizzative territoriali

Questo convegno di studi rappresenta una nuova tappa per la ricerca storiografica dell’anarchismo militante in Italia. La storia della Federazione Anarchica Italiana, tuttora presente sul territorio e con un forte impegno nell’Intenazionale delle Federazioni Anarchiche, conferma nel presente la sua azione sociale dal basso. Un’azione autogestita e senza deleghe, che non cede alle sirene elettorali o referendarie proprio perche’ si fonda sull’opposizione intransigente alla politica istituzionale e governativa.

In questo convegno saranno prese in esame le esperienze organizzative territoriali dell’anarchismo organizzato, accanto alla memoria militante all’analisi degli snodi storici della FAI nel secondo novecento. Sara’ presente un contributo della Federazione Anarchica Reggiana che prendera’ in esame un lasso di tempo a partire dagli anni della contestazione.

Verranno prese in considerazione le varie attivita’, le campampagne e i grandi eventi, realizzati dai gruppi della Federazione locale sia in citta’ che in provincia.

L’attuale ciclo di storia della Federazione Anarchica Reggiana – FAI parte dal 1974-1975 e vede consolidarsi nella nostra realta’ territoriale una Federazione provinciale che in questi lunghi anni si e’ data una forte continuita’ nelle sue pratiche di lotta e propaganda.

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Prenderemo in esame le lotte studentesche, sindacali, antimilitariste, ecologiste e daremo conto di tutte le attivita’ culturali, dei momenti di solidarieta’ e resistenza, delle campagne astensioniste e antielletoralistiche, dei momenti conviviali a partire dalle feste delle Giornate Libertarie negli anni ’80, passando per le Fiere dell’Autogestione negli anni ’90 e arrivando fino ai giorni nostri con l’esperienza delle Cucine del Popolo.

Sara’ un momento per rivedere la nostra storia militante che da conto di un’attivita’ che ci vede diffondere da oltre quaranta anni le tematiche anarchiche e libertarie.

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Solidarietà con le popolazioni terremotate

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La Cassa di Solidarietà Libertaria e il Circolo Arci Cucine del Popolo in occasione del devastante terremoto che ha colpito l’Italia centrale hanno deciso di avviare una raccolta di beni e fondi per portare un concreto segno di solidarietà.

Per questo il Circolo Berneri, in via don Minzoni 1/d, in centro a Reggio Emilia, sarà aperto tutti i giorni della prossima settimana dalle 18.00 alle 19.30 per fare da punto di raccolta per il materiale e per sottoscrizioni.

Venerdì 2 settembre invece, sempre presso il Circolo Berneri,si terrà una cena a base di gricia e amatriciana, per raccogliere ulteriori fondi.

Beni e fondi saranno destinati alle associazioni locali Onlus ALCLI Giorgio e Silvia, Associazione Terminillo Sport ed all’Associazione Rieti Riding Sport Club che si sono attivate per fornire assistenza, materiale ma anche di supporto psicologico, alle popolazioni colpite e, in particolare, all’infanzia.

Il materiale richiesto è:

  • Alimenti per celiaci e/o allergici al lattosio

  • Amuchina (o simili)

  • Pile e torce o altri materiali per l’illuminazione

  • Detergenti per la pulizia personale

  • Piatti bicchieri e posate di plastica

  • Garze cerotti e disinfettanti da primo soccorso

  • Assorbenti

  • Forbici

  • Antidolorifici generici

  • Connettivina

  • Malox

  • Rinazina

  • Rinostil

  • Cardioaspirin

  • Muscoril(punture)

  • Augumentin

  • Abbigliamento quali scarpe coperte e indumenti soprattutto intimi a manica lunga e/o pesanti

  • Coperte

  • Piccoli giochi per bambini

  • Scottex vario

AL MOMENTO NON SONO NECESSARI ALIMENTI A LUNGA CONSERVAZIONE.

Circolo ARCI Cucine del Popolo / Massenzatico – Cassa di Solidarietà Libertaria – via don Minzoni 1/d, Reggio Emilia

Per contatti: Irene: 366 619 7206 – Lorenzo: 348 540 9847

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Le nere rotti del papero rosso sono tornate

Dopo il grande successo dell’anno scorso anche quest’anno torna Il Papero Rosso, aperitivi, musica, convivialità presso il circolo Berneri in Via don Minzoni 1/d per tutti i mercoledì di luglio, dalle 19.30 fino a tardi

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11 giugno: Non esistono governi buoni, non esistono poteri amici

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L’undici giugno la Federazione Anarchica Reggiana – FAI ha organizzato uno spezzone anarchico al corteo contro Renzi, in visita quel giorno a Reggio Emilia. Lo spezzone si è trovato dietro uno striscione su cui capeggiava la scritta “Azione Diretta” ed è stato partecipato da una cinquantina di compagni della città e della provincia, con svariate bandiere rosso-nere, sia della FAI che della sezione reggiana dell’USI-AIT. È stato inoltre distribuito un volantino in centinaia di copie con il comunicato di indizione dello spezzone stesso e sono state vendute una decina di copie di Umanità Nova. Durante tutto il corteo sono state promosse, con diversi interventi effettuati tramite l’impianto audio autonomo dello spezzone, le tematiche dell’astensionismo rivoluzionario, dell’azione diretta, dell’internazionalismo, del rifiuto della delega politica, sono state ricordate le esperienze di autogestione che costituiscono una reale e radicale alternative alla barbarie dello stato e del capitale, alcuni interventi hanno sottolineato come tutti i partiti parlamentari siano complici e mandanti dell’immane strage di profughi che sta avvenendo nel Mediterraneo. Di seguito il testo del volantino distribuito:

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Una foto dello striscione di apertura dello spezzone rosso-nero

Non esistono governi buoni – Non esistono poteri amici

L’undici giugno Renzi sarà a Reggio Emilia. Verrà a prendersi meriti non suoi per l’inaugurazione del CORE mentre il suo governo porta avanti il taglio, pur mascherato da razionalizzazione, alla spesa sanitaria. Il governo Renzi porta avanti una politica funzionale agli interessi della classe dominante, non ce ne stupiamo: è la funzione di tutti i governi. Le crisi sono cicliche e l’ultimo ciclo di crisi, quello iniziato nel 2008, ha mostrato come la democrazia rappresentativa sia strutturalmente limitata nel tutelare gli interessi delle classi popolari. L’esperienza del governo “di sinistra” in Grecia, che ha supinamente accettato, dopo qualche iniziale sceneggiata, le decisioni della Troika, ha messo una definitiva pietra tombale su qualsiasi illusione di cambiamento tramite le elezioni. Non ci si illuda che questa o quella aggregazione di sinistra possa fornire 13443252_1007680635953569_5435793380577598634_oun’alternativa all’interno delle istituzioni, non ci si illuda che questo o quel demagogo che ciancia del superamento della dicotomia destra o sinistra possa fare lo stesso. Nessuna alternativa radicale è possibile all’interno delle urne. È inutile darsi all’esercizio della retorica sulla forte mobilitazione che sta avvenendo in questi mesi in Francia mentre si prepara la nuova illusione elettoralistica, l’ennesimo assalto alle poltroncine o l’ennesimo referendum che verrà immediatamente smentito e disatteso dopo pochi mesi. Senza una reale mobilitazione della classe lavoratrice non è possibile scardinare l’attacco in corso nei confronti delle condizioni di vita dei lavoratori, che essi siano salariati o finti autonomi. È necessario lavorare per creare le condizioni che permettano non solo di difendersi dalle riforme dei vari governi ma che permettano anche di ampliare ed estendere le libertà, politiche, sindacali, sociali, acquisite in decenni di mobilitazioni e battaglie da parte dei movimenti sociali. Le politiche del governo Renzi sono le stesse politiche, pur con alcune varianti, di tutti gli altri

Un'altra foto dello spezzone rosso-nero

Un’altra foto dello spezzone rosso-nero

governi: attacco alle libertà sindacali, attacco alle condizioni di lavoro, limitazioni del dissenso, militarizzazione degli spazi, razzismo, devastazione e saccheggio dei territori per curare gli interessi di aziende e cooperative amiche, tagli al welfare ed esternalizzazioni dei servizi.

Per questo affermiamo con forza che non esistono governi buoni, non esistono poteri amici e mai potranno essercene. Solamente le pratiche di autogestione e autogoverno dei lavoratori, effettuate in prima persona e senza deleghe politiche, possono creare le condizioni per l’emancipazione sociale.

Federazione Anarchica Reggiana – FAI

Via don Minzoni 1/d, Reggio Emilia, 348 540 98 47, fa_re@inventati.org , federazioneanarchicareggiana.noblogs.org

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Resoconto della festa per Umanità Nova

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Si è svolta sabato 28 maggio 2016 a Massenzatico presso il circolo “Cucine del Popolo” la festa per il nostro settimanale organizzata dalla Federazione Anarchica Reggiana – FAI e dal gruppo Antonio Cieri – FAI di Parma. Inoltre i compagni dello Spazio Sociale Libera di Modena, che non potevano essere presenti a causa di un’altra iniziativa hanno voluto contribuire egualmente dando un contributo economico per la festa.

È stata una bella giornata che ha visto la partecipazione di un centinaio di compagni e compagne, svoltasi all’insegna della convivialità e della socialità nella bella struttura del centro sociale di Massenzatico gestito dalle “Cucine del Popolo”. Già dal mattino erano presenti una decina di bandiere rossonere, della FAI e dell’USI, sulla strada principale del paese, così come a tutte le iniziative dell’area libertaria reggiana. I cuochi e le cuoche erano già presenti a mezzogiorno per preparare un ottimo menù emiliano per la cena con antipasti, vegetariani e non, pasta al forno, arrosto di maiale di contorno e verdure ripiene come alternativa vegana, dolce e ovviamente vino rosso delle Cucine del Popolo. Il tutto per venti euro, mentre bambini e ragazzi hanno mangiato gratuitamente. La festa è stata aperta da un primo incontro con la redazione, di cui era presente Lorenzo Coniglione, introdotto da Federico Ferretti della FAI Reggiana.

I due interventi hanno sintetizzato la lunga, oramai quasi centenaria, storia del nostro giornale, dall’esordio del 1920 fino all’attuale edizione cartacea settimanale e web. Si è parlato dei nuovi e apprezzati interventi di rinnovamento grafico ed editoriale, della modalità di gestione del giornale e del rapporti con il resto della stampa anarchica di lingua italiana, si è sottolineato come il giornale sia sempre stato autogestisto e autofinanziato e si sia sempre retto sul lavoro militante, sia per quello che riguarda l’impegno editoriale che per ciò che concerne la diffusione. È stata sottolineata quindi la necessità di rinnovare e ampiare questo impegno, sia tramite la campagna abbonamenti che tramite nuove collaborazioni al giornale. È stata lanciata l’idea di costruire una nuova iniziativa dello stesso stampo per il giornale, da farsi in autunno a Parma.

È stato poi presentato il libro “Umberto Mazzocchi”, di Vincenzo D’Amico, Giuseppe Milazzo e Giacomo Checcucci, pubblicato dall’ISREC di Savona. La presentazione è stata curata da Gianandrea Ferrari della FAI Reggiana e ha visto la partecipazione di Massimo Ortalli dell’ASFAI di Imola e di Tiziana Casati della FAI di Savona. Era presente anche Adria Marzocchi, con la vivacità e la simpatia che la hanno sempre caratterizzata. Grazie a questa presentazione abbiamo potuto ripercorrere la lunga vita di Umberto Marzocchi e la sua militanza anarchica che ha attraversato tutto il novecento: dall’occupazione delle fabbriche agli Arditi del Popolo, dall’esilio all’opposizione antifascista, dalla Rivoluzione Spagnola al Maquis francese, dalla costituzione della FAI nel 1945 alla fondazione del’IFA nel 1968, dai contatti sempre tenuti con i compagni spagnoli fino alla sua morte nel 1986. Questa sua lunga militanza è stata caratterizzata dal suo fortissimo e coerente impegno e dall’importanza dei suoi contributi politici e organizzativi, sempre contraddistinti dalla sua particolare attenzione per le nuove generazioni e i movimenti contestativi degli anni sessanta e settanta. Massimo Ortalli dell’ASFAI ha ricordato i tratti salienti della sua vita, con particolare riferimento all’importante congresso internazionale di Carrara del 1968 e dei successivi e decisivi passaggi della vita della Federazione Anarchica Italiana. Molto significative le testimonianze di Tiziana Casati, nipote dello stesso Umberto Marzocchi, e di Adria Marzocchi che han permesso di fare intravedere cosa significasse la militanza anarchica a livello personale e familiare.

Infine dopo cena si è tenuto il bel concerto di Donato Landini e Piero del Prete che hanno portato la loro ottimo interpretazione degli storici canti anarchici e popolari davanti a un folto pubblico.

Federazione Anarchica Reggiana – FAI

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Reggio Emilia – 6/7/8 maggio 2016

Manifesti d’artista, artisti nei manifesti – Dal R60 alle Cucine del PopolofotoEuropea3

La Federazione Anarchica Reggiana – FAI organizza, in occasione del Festival Intenazionale della Fotografia Europea, la mostra “Manifesti d’artista, artisti nei manifesti – Dal R60 alle Cucine del Popolo”. L’esposizione verrà realizzata’ in via don Minzoni 1/d. La mostra si terrà sia all’interno del circolo Berneri che nella stessa via. Saranno presenti per l’occasione artisti & attacchini di lungo corso e, sopratutto, la Cuoca rosso-nera delle Cucine del Popolo.

L’evento si aprirà venerdì 6 maggio con un aperitivo inaugurale con la presenza di Stefano Enea Virgilio Quinto Valerio Massimo Raspini. Il sabato si terrà una cena con festa e happpening.

Questa mostra parte dall’unico cartellone pubblicitario su legno, dipinto da un disegnatore anonimo, del trattore R60, trattore realizzato dai lavoratori in lotta durante l’occupazione delle Reggiane. L’importanza del pezzo risiede nella sua unicità e per il valore storico che va ben oltre alla storia locale. Il cartellone rappresenta uno dei tre esemplari della famosa “cingoletta”, purtroppo dispersi nel tempo.

Dalla cartellonistica passiamo a due “drappi d’artista” stampati su PVC da Chicco Aiello, uno dedicato ai fatti di Genova del 2001 e l’altro sulla massificazione del pensiero e dei cervelli.

Sempre di questo artista esponiamo il manifesto del “pirata con forchette”, usato per il convegno delle Cucine del Popolo del 2008 “La cucina dell’utopista”. A proposito delle Cucine del Popolo vedremo i grandi manifesti di Pablo Echaurren a partire dal logo stesso delle Cucine, oramai divenuto un’importante icona, conosciuta a livello internazionale, con bandiere rosse, rossonere, pugni chiusi e forchette. Saranno esposti anche tutti i manifesti del 25 aprile realizzati da Joe Scaltriti.

Inoltre verranno esposti anche alcuni manifesti, veri e propri capolavori, realizzati negli anni ’70 da Guido Crepax, Hugo Pratt, Dario Fo, Gerald Holtom e un detournament realizzato Tony Elegante. Non può poi mancare il grande manifesto illustrato da Enrico Baj per il Convegno Internazionale anarchico di Venezia del 1984, tratto dalla sua opera “L’Apocalisse”.

Una parte dell’esposizione sarà dedicata a manifesti di spettacoli musicali realizzati per la Federazione Anarchica Italiana e per la rivista “A – rivista anarchica” da De Andre’, De Gregori, Lucio Dalla, Skiantos, Ricky Gianco, I Nomadi e Leo Ferrer.

Particolarmente significativo, in questo ambito, il manifesto degli Area realizzato da Gianni Sassi, utilizzato per il concerto del 1982 al Palazzeto dello Sport organizzato dalla Federazione Anarchica Reggiana.

Altro pezzo forte e’ il famoso, e ricercato, manifesto della sesta Festa del Proletariato Giovanile di Parco Lambro, disegnato Mario Convertino per la rivista Re Nudo.

Sarà esposto anche un manifesto d’artista del collettivo teatrale Living Theatre, realizzato da loro stessi e usato come logo per i loro spettacoli in tutto il mondo.

Vi saranno pure i manifesti psichedelici dell’importante e acclamato illustratore italiano Matteo Guarnaccia.

Ovviamente non poteva mancare in una simile occasione il manifesto di Pinot Galizio, fondatore con Guy Debord dell’Internazionale Situazionista, sulla mostra delle loro opere di Parigi del 1989. Per finire esporremo i quattro manifesti, recenti ma già ricercatissimi, di Cristina Francese, quali “Ne master ne chef”, “La rivoluzione sarà un pranzo di gala”, “il Popolo si servirà da solo” e “Se il vostro pensiero è debole è perchè lo avete nutrito male”, tutti realizzati per le Cucine del Popolo.

Federazione Anarchica Reggiana – FAI, via don Minzoni 1/d Reggio Emilia – 348 540 9847 – fa_re@inventati.org – federazioneanarchicareggiana.noblogs.org

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