CONTRO LA REPRESSIONE E LA MILITARIZZAZIONE
Sabato 8 novembre saremo in piazza per opporci alle misure repressive che sono state
messe in campo negli ultimi anni anche a Reggio Emilia.
In un periodo di crisi la prospettiva di ripresa delle lotte sociali spaventa la
classe dominante che opera, in modo preventivo, pesanti misure di repressione.
A questo dobbiamo aggiungere la crescente militarizzazione del territorio e l'uso indiscriminato
della forza agito sempre più di frequente nei confronti di moltissime
manifestazioni, anche blande, di dissenso.
É oramai chiaro che il governo Renzi non tollera la critica. Tutto deve essere
appiattito su un'immagine patinata della realtà dipinta dal governo, nella
quale il dissenso non è ammissibile.
Le bastonate ai lavoratori di Terni sono le stesse bastonate che sono state date
ai lavoratori della logistica, sono le stesse che sono state date ai NoTav e ai
NoMuos e a chi lotta contro gli sfratti. Sono le bastonate distribuite dalle
politiche di macelleria sociale in salsa leopoldiana, sono le bastonate dei
dominanti sui dominati.
É inutile l'indignazione di cui si riempiono la bocca certi vertici CGIL, gli
stessi che davanti alle bastonate date ad altri hanno taciuto se non
addirittura plaudito: occorre unificare le lotte, lavorare a fondo, muoversi in
prima persona, senza deleghe e delegati.
Occorre ricreare quel tessuto solidale che negli anni si é atomizzato e sfarinato,
occorre rispondere in modo concreto agli attacchi nei confronti delle conquiste
sociali che i movimenti hanno ottenuto in lotte decennali.
Occorre ampliare queste conquiste, non limitarsi ad una loro mera difesa: solo l'ampliamento
delle conquiste e delle lotte potranno essere garanzia delle stesse.
PER QUESTO INVITIAMO TUTTI E TUTTE SABATO 8
NOVEMBRE A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA A REGGIO EMILIA
CONTRO LA REPRESSIONE E LA MILITARIZZAZIONE, ORE 15.00 PARTENZA GABELLA DI VIA
ROMA
Federazione Anarchica Reggiana
via don Minzoni 1/d 348 5409847
Informazioni su lorcon
Mediattivista, laureato in storia contemporanea con attitudine geek, nasce nel sabaudo capoluogo (cosa che rivendica spesso e volentieri) e vive tra Torino e la bassa emiliana. Spesso si diletta con la macchina fotografica, lavora come tecnico IT, scrive sul suo blog e su Umanità Nova.
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