L’undici giugno la Federazione Anarchica Reggiana – FAI ha organizzato uno spezzone anarchico al corteo contro Renzi, in visita quel giorno a Reggio Emilia. Lo spezzone si è trovato dietro uno striscione su cui capeggiava la scritta “Azione Diretta” ed è stato partecipato da una cinquantina di compagni della città e della provincia, con svariate bandiere rosso-nere, sia della FAI che della sezione reggiana dell’USI-AIT. È stato inoltre distribuito un volantino in centinaia di copie con il comunicato di indizione dello spezzone stesso e sono state vendute una decina di copie di Umanità Nova. Durante tutto il corteo sono state promosse, con diversi interventi effettuati tramite l’impianto audio autonomo dello spezzone, le tematiche dell’astensionismo rivoluzionario, dell’azione diretta, dell’internazionalismo, del rifiuto della delega politica, sono state ricordate le esperienze di autogestione che costituiscono una reale e radicale alternative alla barbarie dello stato e del capitale, alcuni interventi hanno sottolineato come tutti i partiti parlamentari siano complici e mandanti dell’immane strage di profughi che sta avvenendo nel Mediterraneo. Di seguito il testo del volantino distribuito:
Non esistono governi buoni – Non esistono poteri amici
L’undici giugno Renzi sarà a Reggio Emilia. Verrà a prendersi meriti non suoi per l’inaugurazione del CORE mentre il suo governo porta avanti il taglio, pur mascherato da razionalizzazione, alla spesa sanitaria. Il governo Renzi porta avanti una politica funzionale agli interessi della classe dominante, non ce ne stupiamo: è la funzione di tutti i governi. Le crisi sono cicliche e l’ultimo ciclo di crisi, quello iniziato nel 2008, ha mostrato come la democrazia rappresentativa sia strutturalmente limitata nel tutelare gli interessi delle classi popolari. L’esperienza del governo “di sinistra” in Grecia, che ha supinamente accettato, dopo qualche iniziale sceneggiata, le decisioni della Troika, ha messo una definitiva pietra tombale su qualsiasi illusione di cambiamento tramite le elezioni. Non ci si illuda che questa o quella aggregazione di sinistra possa fornire un’alternativa all’interno delle istituzioni, non ci si illuda che questo o quel demagogo che ciancia del superamento della dicotomia destra o sinistra possa fare lo stesso. Nessuna alternativa radicale è possibile all’interno delle urne. È inutile darsi all’esercizio della retorica sulla forte mobilitazione che sta avvenendo in questi mesi in Francia mentre si prepara la nuova illusione elettoralistica, l’ennesimo assalto alle poltroncine o l’ennesimo referendum che verrà immediatamente smentito e disatteso dopo pochi mesi. Senza una reale mobilitazione della classe lavoratrice non è possibile scardinare l’attacco in corso nei confronti delle condizioni di vita dei lavoratori, che essi siano salariati o finti autonomi. È necessario lavorare per creare le condizioni che permettano non solo di difendersi dalle riforme dei vari governi ma che permettano anche di ampliare ed estendere le libertà, politiche, sindacali, sociali, acquisite in decenni di mobilitazioni e battaglie da parte dei movimenti sociali. Le politiche del governo Renzi sono le stesse politiche, pur con alcune varianti, di tutti gli altri
governi: attacco alle libertà sindacali, attacco alle condizioni di lavoro, limitazioni del dissenso, militarizzazione degli spazi, razzismo, devastazione e saccheggio dei territori per curare gli interessi di aziende e cooperative amiche, tagli al welfare ed esternalizzazioni dei servizi.
Per questo affermiamo con forza che non esistono governi buoni, non esistono poteri amici e mai potranno essercene. Solamente le pratiche di autogestione e autogoverno dei lavoratori, effettuate in prima persona e senza deleghe politiche, possono creare le condizioni per l’emancipazione sociale.
Federazione Anarchica Reggiana – FAI
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