Stracci rossi

STRACCI ROSSI

 

Ed ecco l’ennesima rappresentazione, copione già visto, trama piuttosto scontata.

Anche a Reggio Emilia, come in tutta Italia, parte della “sinistra” si sta muovendo per sostenere alle prossime elezioni europee Tsipras, nella speranza di una rinascita di una realtà politicamente ormai insignificante. Ridiscussione del debito dei paesi del sud Europa con le banche per la diluizione in più anni degli interessi passivi (già fatto tre volte in Grecia, i risultati…), un grande piano di investimenti sinistra ex comunista” si sta muovendo per sostenere alle prossime elezioni europee statali capace di rilanciare l’economia creando posti di lavoro, maggiori poteri alla Banca Centrale Europea, un Europa più coesa, ecc… sono i principali punti che questa lista recepisce direttamente da Syriza, il partito greco di Tsipras.

Un progetto che viene proposto in Italia senza dibattito né confronto, senza base, calato dall’alto per volontà di intellettuali e nomi conosciuti. Un progetto che vede ancora una volta, accanto a pochi nomi nuovi legati a lotte territoriali (e lasciati in secondo piano), una pletora di riciclati politici. Vecchie conoscenze della sinistra italiana, già in campo con “il Manifesto”, protagonisti di primo piano della sinistra arcobaleno, di ALBA , rivoluzione civile di Ingroia, Sel… uniti dietro al nome del leader-faro. O altri, come Luca Casarini, che è passato dai “disobbedienti” a Rifondazione Comunista, ai verdi, a Sel, per atterrare oggi con Tsipras. Insomma ceti politici da riciclare, già arrivati agli stracci per capire chi doveva sedersi dove, come avvenuto in Puglia dove la candidatura forzata di 2 esponenti di Sel scelti dal comitato dei garanti (ora composto da 4 persone) ha spaccato il neonato progetto.

Una sinistra che ancora pensa allo sviluppo con una logica di mercato e allo Stato come motore di cambiamento. Una sinistra che spera di scendere a patti con le banche, di utilizzare il mercato per costruire l’ecologismo, che genera ceti politici dimenticandosi delle radici sociali da cui è nata; trascurando le lotte che i lavoratori e i movimenti, costruiscono giorno per giorno fuori da logiche gerarchiche e partitiche. Sono queste, infatti, le pratiche di lotta che spaventano una sinistra che vive esclusivamente per le elezioni e le campagne elettorali.

I movimenti di resistenza e di lotta sparsi per il continente rappresentano una realtà in grande fermento che unisce l’Europa delle persone attraverso pratiche in netta contrapposizione con gli Stati e con le politiche transnazionali: dalle grandi opere alla questione immigrazione, dalle centrali nucleari alla guerra e al militarismo, dall’emarginazione sociale e urbana agli effetti dirompenti della crisi sulla classe lavoratrice e i ceti più deboli. La nostra vita non ha nulla da spartire con l’Europa degli Stati e del capitale, quella che ha i suoi centri nevralgici nei palazzi e nelle dependances di questi; l’Europa che il 24 e 25 maggio rinnova i propri organismi parassitari parlamentari e prosegue il teatrino democratico che non ha scalfito ne scalfirà mai le ingiustizie sociali, perché è tra le cause di queste.

A questi partiti che ci parlano di mercato noi rispondiamo con socialismo, solidarietà, libertà; a loro che parlano di un’Europa più unitaria rispondiamo che non vogliamo né stati né frontiere; a chi dice di ricontrattare il debito con banche e governi noi diciamo di chiudere le banche e di mandare i governi a casa; a chi ci chiede di fidarci di candidati e politicanti e di andare a votare rispondiamo che i cambiamenti nascono dal basso, collettivamente, e che la nostra vita è troppo importante per affidarla a chi cerca di fare solo l’interesse dei potenti.

 

 

Informazioni su lorcon

Mediattivista, laureato in storia contemporanea con attitudine geek, nasce nel sabaudo capoluogo (cosa che rivendica spesso e volentieri) e vive tra Torino e la bassa emiliana. Spesso si diletta con la macchina fotografica, lavora come tecnico IT, scrive sul suo blog e su Umanità Nova.
Questa voce è stata pubblicata in General. Contrassegna il permalink.