Mussolini alla coop

Mussolini alla coop

Siamo disgustati ma non sorpresi dalla messa in vendita di calendari del duce in diversi negozi COOP di Reggio e provincia. Disgustati perché non solo esiste un commercio di icone dedicate a questo assassino guerrafondaio, ma anche e soprattutto perché le sue bande di criminali in camicia nera giravano per le nostre campagne dando fuoco a sedi di leghe contadine e operaie, giornali di sinistra e, guarda un po’, anche cooperative di consumo. Certo erano cooperative diverse da quelle di oggi. Erano cooperative fondate dai lavoratori per aiutare i lavoratori, mentre al giorno d’oggi le COOP si sono trasformate in vere e proprie aziende e obbligano i dipendenti a lavorare la domenica e nelle festività con salari ridicoli. E la patetica scusa addotta dalla direzione COOP secondo la quale la responsabilità sarebbe di non meglio precisati “fornitori esterni”, oltre a essere un meraviglioso esempio di scaricabarile conferma una volta di più la natura aziendale della COOP, che come qualunque altra azienda subappalta allegramente pezzi delle propria attività. E come qualunque altra azienda, la COOP o chi per essa mette in vendita quello che sa avere un mercato. Per questo non siamo sorpresi. Se ci sono fascisti o aspiranti tali disposti ad acquistare prodotti duceschi, pronti! La COOP o i suoi subappaltatori son lì per venderglieli. Salvo poi fare marcia indietro di fronte alla giusta indignazione di chi il duce proprio non lo digerisce.

Reggio Emilia , 25/10/2015

FAI – Federazione Anarchica Reggiana

Informazioni su lorcon

Mediattivista, laureato in storia contemporanea con attitudine geek, nasce nel sabaudo capoluogo (cosa che rivendica spesso e volentieri) e vive tra Torino e la bassa emiliana. Spesso si diletta con la macchina fotografica, lavora come tecnico IT, scrive sul suo blog e su Umanità Nova.
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