I dimenticati che non dimentichiamo – 2016

homocaust

Gay, lesbiche, bisessuali, transessuali dallo sterminio nazista ai giorni d’oggi

Quest’anno riprendiamo il nostro percorso di studio su tutte quelle categorie di persone, discriminate e sottoposte a sterminio durante il periodo nazista, ma la cui oppressione è continuata anche in seguito.

Sabato 23 gennaio ci occuperemo nello specifico di come coloro la cui sessualità non corrispondeva alle norme imposte dai regimi totalitari, ma anche dalle democrazie, siano stati sterminati o comunque gravemente discriminati. Discriminazioni che vanno avanti anche al giorno d’oggi; discriminazioni su cui è strutturalmente fondata la nostra società eteronormativa.

Anche qua, a Reggio Emilia, abbiamo potuto assistere a una ricomposizione di un fronte omofobo e sessista, sostenuto a piene mani dal vescovo e dagli ambienti clericali, spesso interni alle istituzioni. Le manifestazione delle Sentinelle in Piedi e l’apertura del centro Courage sono solo la punta dell’iceberg di una cultura da sempre omofoba e patriarcale. Pensiamo che questa iniziativa si inserisca in un percorso, in divenire, che costruisca una critica radicale a tutte quelle strutture sociali basate sulla sistematica discriminazione di chi è considerato diverso.

In questa occasione parleremo della persecuzione, e sterminio, di coloro che non rientravano nell’eternormatività da parte dei nazisti, con una relazione a cura di Gian Maria Valent, poi proietteremo il documentario Paragraph 175 (65 minuti, Germania, 2000 regia di Rob Epstein e Jeffrey Friedman), e, infine, con il Collettivo Variabile Indipendente discuteremo di cosa significhi fare politica di genere nella nostra società. Dopo gli interventi ci sarà spazio per un doveroso dibattito.

Sabato 23 gennaio 2016 ore 17.30 presso il Circolo Anarchico Berneri – via don Minzoni 1/d Reggio Emilia. A seguire cena offerta libera.

Collettivo Variabile Indipendente – Reggio Emilia Federazione Anarchica Reggiana – FAI

Informazioni su lorcon

Mediattivista, laureato in storia contemporanea con attitudine geek, nasce nel sabaudo capoluogo (cosa che rivendica spesso e volentieri) e vive tra Torino e la bassa emiliana. Spesso si diletta con la macchina fotografica, lavora come tecnico IT, scrive sul suo blog e su Umanità Nova.
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