La Federazione Anarchica Reggiana condanna con forza quanto successo a Parigi.
L'attacco del 7 gennaio in cui hanno perso la vita 12 persone e il successivo
strascico di morti dei giorni successivi è l'ennesimo atto della guerra globale
in corso da quasi quindici anni.
L'assalto omicida al settimanale Charlie Hebdo è un attacco ad una delle più
importanti conquiste sociali degli ultimi secoli: la libertà di espressione e
di stampa. Una libertà che è stata conquistata a caro prezzo e che nessuno si
deve permettere di mettere in discussione, qualunque siano i suoi obbiettivi.
Riteniamo altresì ipocrita e funzionale alla delirante logica dello “scontro
di civiltà” il fatto che capi di stato e di governi che strutturalmente
opprimono l'altrui libertà si straccino le vesti per quanto è successo, così
come è successo domenica 11 a Parigi. Tanto più se pensiamo che in un paese
come l'Italia la pubblicazione di un giornale come Charlie Hebdo non sarebbe
possibile date le assurde leggi restrittive della libertà di espressione e la
morsa clericale presenti in questo paese.
Le libertà si difendono ampliandole e superando le logiche nazionaliste,
identitarie, guerrafondaie e di sfruttamento che sono alla base di ciò che è
avvenuto a Parigi così come delle guerre che sconvolgono tutto il mondo.
Solo l'unità di tutti gli sfruttati e il superamento delle barriere nazionali
ed etnico-religiose potrà portare a questo.
Vogliamo, infine, ricordare Cabu, Tignous e Wolinski, da sempre vicini al
movimento libertario ed alla Federation Anarchiste.
Anche a loro ricordo continueremo a combattere l'oppressione, l'autoritarismo
e l'intolleranza, sia che si nascondano dietro la religione, sia dietro a
concetti quali nazione o sicurezza.
Federazione Anarchica Reggiana
Informazioni su lorcon
Mediattivista, laureato in storia contemporanea con attitudine geek, nasce nel sabaudo capoluogo (cosa che rivendica spesso e volentieri) e vive tra Torino e la bassa emiliana. Spesso si diletta con la macchina fotografica, lavora come tecnico IT, scrive sul suo blog e su Umanità Nova.
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